I colloqui si svolgono attraverso le tecniche della psicoterapia cognitivo-comportamentale: i primi colloqui clinici sono volti a raccogliere informazioni, lasciando spazio al paziente di esprimersi in un ambiente accogliente e mai giudicante al fine di instaurare una buona alleanza con il terapeuta. Una volta definite le problematiche e individuate le strategie per affrontarle in modo efficace, si procede con il percorso di psicoterapia vero e proprio, volto a migliorare non solo la sintomatologia ma soprattutto il benessere generale e la consapevolezza di sé da parte della persona.
La valutazione psicologica è il primo passo verso la realizzazione di un percorso costruito ad hoc sulle esigenze della persona. Si compone di test, interviste strutturate e semistrutturate, questionari e tecniche di primo colloquio utili a comprendere il funzionamento psicologico dell’individuo nonché le sue aspettative, i suoi bisogni, le problematiche riportate prestando attenzione anche all’ambiente che lo circonda.
La letteratura scientifica (Griffiths et al.,2004; Barak et al.,2008) ha messo in luce come la consulenza psicologica sia assimilabile, nei risultati, ai colloqui tradizionali, in particolare facilitando la spontaneità. Qualunque persona maggiorenne può accedere a tale servizio, erogato tramite Skype o Google Meet, ma può essere molto utile soprattutto a chi è residente in una città diversa dallo studio dello psicologo, a chi ha impegni di lavoro particolari o situazioni di ridotta mobilità, ma ancora a chi ha necessità di contenere tempi e costi e a chi prova ansia verso un primo colloquio in presenza.
La terapia cognitivo-comportamentale (Cognitive-Behavioural Therapy -CBT) descrive il disagio psicologico come una complessa interazione di pensieri, emozioni e comportamenti. Lo scopo è quello di identificare e modificare gli schemi che mantengono la sofferenza psicologica. La ricerca in psicoterapia ha mostrato che la CBT è la terapia elettiva nel trattamento dei disturbi emotivi. La terapia cognitivo-comportamentale è nata alla fine degli anni ‘60 e si evolve giorno per giorno attraverso un metodo rigorosamente scientifico.
La CBT si basa sull’empirismo collettivo, modello di cooperazione attraverso cui il terapeuta mostra al paziente qual è il suo funzionamento e quali elementi contribuiscono al mantenimento del disagio; insieme vengono discussi i pensieri negativi, le emozioni che questi suscitano nel paziente e i comportamenti messi in atto per compensare questo disagio.
Il percorso terapeutico si concretizza in un primo momento di valutazione e descrizione delle problematiche riscontrate; successivamente terapeuta e paziente stabiliscono insieme gli obiettivi su cui lavorare. Numerose ricerche scientifiche dimostrano che la terapia cognitivo-comportamentale è più efficace del solo trattamento farmacologico nel risolvere le problematiche di ansia e depressione e che i risultati vengono mantenuti più a lungo nel tempo.
La CBT abbraccia alcuni principi chiave che la distinguono da altre forme di terapia:
È centrata sul significato personale che ognuno conferisce agli eventi, che stabilisce la nostra risposta emotiva
Agisce cercando di attenuare il sintomo da subito
Si focalizza su ciò che mantiene il problema, andando oltre le cause specifiche contingenti
Offre strumenti pratici per superare i problemi emotivi
Massimizza l’aspetto educativo e di auto-aiuto, per rendere i pazienti capaci di affrontare autonomamente le difficoltà
Si struttura in interventi brevi ed efficaci
“Lo psicologo è un professionista che si occupa della salute mentale e psicologica e del benessere della persona, dei gruppi, delle aziende, degli organismi sociali e delle comunità utilizzando strumenti diagnostici, di prevenzione, cura e riabilitazione scientificamente validati.” (Art. 1 Legge n. 56/89). lo psicologo è un professionista iscritto all’Albo degli Psicologi previo superamento di un Esame di Stato.
Lo psicoterapeuta è uno psicologo (o un medico) che ha effettuato un percorso post-lauream, almeno quadriennale, presso scuole di specializzazione in psicoterapia riconosciute dal MIUR, che prevede anche un tirocinio pratico continuativo e la supervisione da parte di psicoterapeuti esperti.
Lo psicoterapeuta, a differenza dello psicologo, è il professionista indicato nella cura dei disturbi psicopatologici. La formazione dello psicoterapeuta si può basare su modelli formativi diversi, come psiconalisi, psicoterapia cognitivo-comportamentale, psicoterapia sistemico-familiare, psicoterapia umanistica, psicoterapia della Gestalt… che si differenziano soprattutto per gli assunti di base e le tecniche utilizzate in terapia.